Domande di chi mi chiama:
Quanto tempo è necessario per “guarire”?
Cerco di controllare in tutti i modi questo stato d’ansia, ma non ci riesco!
Come si fa?
Richiesta implicita:
una “pillola” rassicurante per sentirsi meglio!
Si vive con la paura:
di non farcela,
di non essere adeguata,
della paura stessa,
del futuro.
La persona:
non nuota, annaspa nel terrore di affogare.
La persona:
non sa che potrebbe fluttuare e non annegherebbe.
Comprendo quanta fatica richieda tutto questo.
Vedo corpi contratti, respiro immobile, postura rigida, gambe tamburellare sul pavimento,
sguardi sbarrati in cerca di un perché o di una soluzione.
E allora, cosa fare?
1) Osservare cosa accade dentro di sé.
Osservandosi vi è già risanamento, perché si crea un salutare distacco fra l’osservatore e la sofferenza osservata.
2) Astenersi dal giudizio
Non giudicando, criticando, avendo di fretta di cambiare o controllando ciò che si osserva.
3) Vivere nel presente
Osservando il proprio comportamento, sentendo le proprie emozioni e accogliendole.
Radicandosi nel corpo, ascoltando il proprio respiro e sentendo la propria postura.
Accorgendosi dove l’emozione risiede nel corpo, dandole una forma, un colore, un peso, un nome.
4) Amare e accogliere
Prendendosi cura e accogliendo la propria sofferenza, il proprio dolore, la “ferita sanguinante”.
Comprendendo che ciò che si vive al momento non è reale, ma solo una proiezione data dalla sclerotizzazione del proprio passato, che costringe il futuro ad essere sempre uguale, a meno che non si viva il “reale” presente.
Così facendo tutta l’ansia che pervade la persona, con il tempo e la forza di volontà potrà attenuarsi.
Il mio sostegno servirà proprio ad aiutare la persona a vedere se stessa e la propria realtà sotto un’altra prospettiva, finalmente quella reale.
A puro titolo di esempio, ricordo e trascrivo alcune frasi di persone all’inizio della terapia:
• Spesso mi capita di dover andare via dal lavoro perché il mio malessere diventa insopportabile.
• Non riesco ad addormentarmi se non a notte tarda, mi addormento solo quando non ce la faccio più.
• Il mio corpo è sempre stato ansioso: ho tensioni alla schiena e a volte soffro di mal di testa
• Sono sempre preoccupato, quando sono a casa, per non pensare accendo la radio, la televisione
• Ho difficoltà a viaggiare e a spostarmi perché temo di stare male e spesso finisco per stare male davvero
• Temo la terapia, perché temo di sentirmi peggio e non potrei gestire gli effetti collaterali…